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Sicurezza e Cantiere

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82527
   
      Nuovo manuale di prevenzione incendi
Giacalone Claudio
 
ISBN: 8838782527
Collana: Ambiente Territorio Edilizia Urbanistica
Edizione: 2
Copyright: Luglio 2013
Tipo Prodotto: Volume con CD Rom
Pagine: 1070
Formato: 17x24
 
Euro 85,00
 
- 5%
Euro 80,75
 

 
 
Disponibilità:
 

Nuovo manuale di prevenzione incendi

› Adempimenti amministrativi
› Progettazione antincendi
› Impianti
› Disposizioni di sicurezza

La radicale trasformazione delle procedure, con l’introduzione della segnalazione certificata di inizio attività e di procedimenti diversificati in base al grado di rischio, oltre alla revisione dei documenti da allegare alle relative istanze, richiede ai professionisti tecnici una sempre più puntuale qualificazione, spesso per risolvere casistiche non chiaramente regolate da disposizioni generiche e di dubbia attuazione.

Realizzato dall’Ing. C. Giacalone, Dirigente del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, questo Manuale costituisce opera completa, di riferimento e verifica della corretta esecuzione degli interventi di “sicurezza antincendio” da parte dei professionisti tecnici.

Aggiornato al D.M. 20 dicembre 2012 sulle regole tecniche per impianti di protezione attiva, il testo tiene conto anche dell'art. 38 del cd. “Decreto del fare” che introduce ulteriori semplificazioni alle procedure.

Il Cd-Rom allegato fornisce inoltre la selezione di 66 provvedimenti normativi in ordine cronologico (fino al citato D.L. 21 giugno 2013, n. 69, art. 38) e gli schemi, liberamente editabili, dei seguenti documenti:

1. Modello richiesta di valutazione del progetto.
2. Modello richiesta di deroga.
3. Modello richiesta di nulla osta di fattibilità.
4. Modello verifica in corso d’opera.
5. Modello segnalazione certificata di inizio attività ai fini della sicurezza antincendio.
6. Modello asseverazione ai fini della sicurezza antincendio.
7. Modello segnalazione certificata di inizio attività ai fini della sicurezza antincendio.
8. Modello attestazione ai fini della sicurezza antincendio.
9. Modello certificazione di resistenza al fuoco di prodotti/elementi costruttivi in opera.
10. Modello dichiarazione inerente i prodotti impiegati.
11. Modello dichiarazione di corretta installazione e funzionamento dell’impianto.
12. Modello certificazione di rispondenza e di corretto funzionamento dell’impianto.
13. Modello dichiarazione di non aggravio del rischio incendio.
14. Modello dichiarazione per voltura.
15. Modello dichiarazione di installazione serbatoio per g.p.l. in depositi sino a 5 m cubi di capacità complessiva.
16. Modello attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio.
17. Modello attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio g.p.l.
18. Modello asseverazione ai fini della attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio.
19. Modello dichiarazione di avvenuta manutenzione per depositi g.p.l. in serbatoi fissi di capacità non superiore a 5 metri cubi.
20. Modello dichiarazione di corrispondenza in opera.
21. Modello dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/2008.
22. Modello dichiarazione di corretta posa in opera porte ed elementi di chiusura.
23. Modello dichiarazione corretta posa in opera materiali classificati per la reazione al fuoco e le porte resistenti al fuoco.

Caratterizzato dall’apporto di 85 tabelle dati e prospetti di sintesi che intervallano l’esposizione, di esempi di calcolo e di relazioni tecniche, questo volume appiana i molteplici aspetti critici di un’attività professionale particolarmente delicata, sviluppando l’intera materia nel dettaglio di 1.070 pagine:

  1. LA LEGISLAZIONE ITALIANA SUI SERVIZI DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI
    1. I servizi di prevenzione e di estinzione degli incendi.
    2. Metodologia per la valutazione del rischio di incendio.
    3. La disciplina dei procedimenti di prevenzione incendi fino al 2011.
    4. Le nuove procedure di prevenzione incendi.
    5. I professionisti abilitati alle certificazioni antincendio.
    6. Lo Sportello unico per le attività produttive.

  2. GLI ADEMPIMENTI PER L’ATTIVAZIONE DELLE PROCEDURE E LE CERTIFICAZIONI
    1. Istanza di valutazione dei progetti.
    2. Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).
    3. Attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio.
    4. Istanza di deroga.
    5. Adempimenti dei Comandi provinciali dei Vigili del fuoco connessi alle procedure di prevenzione incendi.
    6. Procedure speciali di prevenzione incendi.

  3. ELEMENTI DI BASE DEL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI
    1. La direttiva europea sui prodotti da costruzione.
    2. Compartimentazione e resistenza al fuoco:
    La resistenza al fuoco delle strutture di un edificio.
    La compartimentazione e le comunicazioni.
    3. Classificazione di resistenza al fuoco.
    4. Prestazioni di resistenza al fuoco.
    5. Le caratteristiche meccaniche e termiche dei materiali da costruzione.
    6. La ventilazione.
    7. La reazione al fuoco dei materiali.

  4. LE USCITE DI EMERGENZA E I PERCORSI DI ESODO
    1. Le vie e le uscite di emergenza.

  5. GLI IMPIANTI TECNICI E TECNOLOGICI
    1. Gli impianti di sollevamento.
    2. Gli impianti per la produzione di calore alimentati da combustibili liquidi e gassosi.
    3. Gli impianti di condizionamento e di ventilazione.
    4. Gli impianti elettrici.
    5. Gli impianti di sicurezza.
    6. Impianti fotovoltaici.

  6. I RISCHI SPECIFICI NELLE ATTIVITÀ INDUSTRIALI, ARTIGIANALI E NEI SERVIZI
    1. L’impiego dei liquidi infiammabili.
    2. I luoghi a rischio di esplosione.
    3. I depositi di gas combustibili liquefatti in bombole.
    4. I depositi fissi di gas GPL con capacità complessiva non superiore a 13 metri cubi.
    5. Impianti di imbottigliamento e depositi di gas GPL in serbatoi fissi ad uso commerciale di capacità complessiva superiore a 5 metri cubi e/o in recipienti mobili di capacità complessiva superiore a 5.000 Kg.
    6. I contenitori-distributori rimovibili di gasolio per il rifornimento di automezzi destinati all’attività di autotrasporto.
    7. I distributori di carburanti.
    8. Le reti di distribuzione di gas combustibili.
    9. Le cabine di decompressione del gas metano.
    10. I perossidi organici.
    11. Le sorgenti radioattive.
    12. Gli impianti ad olio diatermico.
    13. Impianti di distribuzione di gas GPL per uso nautico.
    14. Le linee metropolitane.

  7. GLI IMPI3ANTI DI PROTEZIONE ATTIVA
    1. Le sostanze estinguenti.
    2. La classificazione degli incendi.
    3. Attrezzature e impianti di estinzione degli incendi.
    4. Impianti di evacuazione dei fumi e del calore.
    5. Gli impianti di rivelazione e segnalazione incendi.
    6. La manutenzione degli impianti antincendio.

  8. LE REGOLE TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI
    1. Le strutture ricettive turistico-alberghiere:
    Campo di applicazione. Termini, definizioni e tolleranze dimensionali. Disposizioni relative alle attività ricettive con capacità superiore a venticinque posti letto - attività di nuova costruzione. Attività esistenti. Rifugi alpini. Piano straordinario biennale di adeguamento antincendio. Strutture ricettive esistenti inserite all'interno di edifici di valore storico ed artistico.
    2. I locali per le attività di spettacolo e di intrattenimento.
    3. Gli impianti per le attività sportive.
    4. Gli edifici scolastici:
    Classificazione. Caratteristiche costruttive. Comportamento al fuoco dei materiali. Compartimentazioni. Misure per l’evacuazione in caso di emergenza. Spazi a rischio specifico. Impianti elettrici. Sistemi di allarme. Mezzi ed impianti fissi di protezione ed estinzione degli incendi. Norme di sicurezza per le scuole con numero di persone inferiore a 100. Norme di esercizio. Norme di transizione.
    5. Le attività commerciali di vendita all’ingrosso e al dettaglio:
    Ubicazione. Ubicazione ai piani interrati. Resistenza al fuoco. Reazione al fuoco dei materiali. Compartimentazione. Dimensionamento delle vie di esodo nelle attività commerciali. Sistemi di vie di esodo. Aree ed impianti a rischio specifico. Organizzazione e gestione della sicurezza antincendio.
    6. Gli edifici destinati a civile abitazione:
    Caratteristiche costruttive e resistenza al fuoco. Scelta dell’area. Ascensori. Comunicazioni. Scale, androni e passaggi comuni - Reazione al fuoco dei materiali. Impianti di produzione di calore. Impianti elettrici. Impianti antincendio.
    7. Gli edifici storici destinati a musei e gallerie.
    8. Gli uffici pubblici e privati.

  9. A VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INCENDIO NEI LUOGHI DI LAVORO
    1. Linee guida per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro.
    2. Misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza degli incendi.
    3. Informazione e formazione antincendio.
    4. Pianificazione delle procedure da attuare in caso di incendio.
    5. Programmi dei corsi di formazione per addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze.

  10. CENNI SULL’APPROCCIO INGEGNERISTICO ALLA SICUREZZA ANTINCENDIO
    1. Il decreto del Ministro dell’Interno 9 maggio 2007.
    2. Il sistema di gestione della sicurezza antincendio.
    3. La progettazione antincendio con i metodi dell’approccio ingegneristico.

  11. LA CHIMICA DEL FUOCO E DEI MATERIALI COMBUSTIBILI
    1. La combustione.
    2. Il potere calorifico.

  12. ESEMPI DI RELAZIONE TECNICA DI ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO
    1. Relazione di progetto antincendio per un’attività commerciale di vendita di bricolage, giardinaggio e “fai da te”.
    2. Relazione di progetto antincendio per un’attività di lavorazioni meccaniche a freddo, con operazioni di taglio al plasma.


 
 
 
 
 
 

 
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78490
   
      Tracciamenti di cantiere
D'Apostoli Roberto - Giampaolo Francesco
 
ISBN: 8838778490
Collana: Ambiente Territorio Edilizia Urbanistica
Edizione: 2
Copyright: Febbraio 2013
Tipo Prodotto: Volume
Pagine: 184
Formato: 17x24
 
Euro 36,00
 
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Euro 34,20
 

 
 
Disponibilità:
 

Tracciamenti di cantiere

Strumenti - Tecniche - Esemplificazioni

Operazione insostituibile e molto delicata, l'esatta delimitazione sul terreno di quanto si è progettato su mappa, comporta responsabilità di non poco conto: qualsiasi imprecisione può portare a pesanti conseguenze tecniche ed economiche, non sempre riparabili, come l’errore sulla quota di platea che provoca effetti negativi a catena sull’intera costruzione o quelli che incidono sull’orientamento delle facciate o sulla distanza dai confini di proprietà.

Nel pratico formato cm. 21x29,7, questa Guida spiega come risolvere criticità ricorrenti nell’attività di picchettamento dei punti attraverso l’esemplificazione di una significativa casistica, svolta e documentata con elaborati, fotografie, planimetrie e disegni.

La presente edizione è stata ampliata con specifici paragrafi su GIS, cartografia tematica e suo utilizzo, dando particolare risalto alla georeferenziazione di mappe non georeferenziate, come quelle in formato raster. Mentre il capitolo “Esempi professionali di tracciamento” si arricchisce di cinque nuove dimostrazioni pratiche, riguardanti le più importanti tematiche del settore, fra cui le riconfinazioni con mappa d’impianto.

Proprio i lavori illustrati dagli esperti autori su tracciamenti di cantieri edili, strade, riconfinazioni e piani di zona, sottolineano decisamente il valore operativo del volume così strutturato:

  1. Breve glossario tecnico.
    Introduzione ai tracciamenti.

    PREMESSE TOPOGRAFICHE
    Le superfici di riferimento.
    Le metodologie del rilievo.
    Il rilievo topografico:
    › Gli strumenti di misura.
    › Il calcolo.
    › Il disegno.
    I sistemi informativi:
    › Schema di un GIS.
    › Componenti principali di un GIS.
    › Le carte tematiche.
    › La cartografia numerica (CN).
    › La cartografia vettoriale.
    › La cartografia raster.
    › Georeferenziazione di una cartografia raster.

  2. I TRACCIAMENTI
    Individuazione dei punti di appoggio (punti noti) per il tracciamento.
    Esempi di picchettamento con stazione totale.

  3. ESEMPI PROFESSIONALI DI TRACCIAMENTO

    1. Tracciamento di un Piano di Zona (P.d.Z.)
      Elaborati grafici progettuali.
      Rilievo topografico e Progetto.
      Tracciamenti.

    2. Tracciamento di strade
      Elaborati grafici progettuali.
      Rilievi topografici.
      Tracciamento delle fognature.
      Tracciamenti di sterri e rilevati (modine).
      Tracciamento degli elementi geometrici (rettifili e curve circolari).

    3. Tracciamento di un asse stradale e sezione con l'uso della calcolatrice scientifica programmabile
      Picchettamento planimetrico.
      Picchettamento altimetrico.
      Tracciamento di una sezione trasversale.

    4. Tracciamento di un cantiere edile
      Rilievi preliminari, ubicazione capisaldi ed elaborati grafici.
      Georeferenziazione del progetto architettonico.
      Tracciamento per uno sbancamento.
      Tracciato dei fili fissi.

    5. Tracciamenti edili interni al cantiere
      Tracciamento dei pali di fondazione.
      Preparazione dei file e tabella di tracciamento.
      Tracciamento delle travi di fondazione.
      Tracciamento di pareti e pilastri in elevazione.

    6. Riconfinazione
      Relazione asseverata riconfinamento.
      Schema del rilievo (frazionamento).
      Schema del rilievo (attuale georeferenziato).
      Procedura di tracciamento.

    7. Riconfinazione da mappa d'impianto
      Procedimento.
      Rilievo topografico.
      Libretto di campagna.
      Georeferenziazione della porzione di mappa.
      Rototraslazione del rilievo.


 
 
 
 
 
 

 
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Organizzazione del cantiere

 

Il D.U.R.C. documento unico di regolarità contributiva

 

Come fare il fascicolo dell'opera

 

Come fare il piano di sicurezza (PSC e PSS)

 

Come fare il piano operativo di sicurezza (POS)

 

I piani di sicurezza nel processo edilizio

 
 

 















 

 

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